<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il provvedimento

Divieto di fumare anche all’aperto: coro di sì dai gestori dei locali veronesi

di Ilaria Noro
Dopo lo stop di Garda a ogni tipo di sigarette nei plateatici, dibattito anche in città. E c’è chi già applica questa restrizione
Il provvedimento. Il Comune di Garda ha vietato di fumare e svapare nei plateatici e negli spazi esterni degli esercizi commercial
Il provvedimento. Il Comune di Garda ha vietato di fumare e svapare nei plateatici e negli spazi esterni degli esercizi commercial
Il provvedimento. Il Comune di Garda ha vietato di fumare e svapare nei plateatici e negli spazi esterni degli esercizi commercial
Il provvedimento. Il Comune di Garda ha vietato di fumare e svapare nei plateatici e negli spazi esterni degli esercizi commercial

Vietato “svapare“. Ma anche fumare e non solo all’interno dei locali, dove accendere le sigarette è vietato già da quasi vent’anni, bensì tra i tavoli all’aperto.

A Garda, il consiglio comunale ha modificato il regolamento mettendo al bando il fumo in ogni sua accezione sia nei plateatici all'aperto che negli spazi esterni degli esercizi commerciali. Una decisione – da quel che risulta alle associazioni di categoria, prima nel suo genere in Veneto e probabilmente anche a livello nazionale – che sta fa discutere anche in riva all’Adige.

Ristoratori ed esercenti si dividono

Ristoratori ed esercenti della città antica si dividono sull’effettiva esigenza di introdurre nuovi divieti e limitazioni. C’è chi ritiene l’ordinanza più che dovuta e chi invece valuta l’introduzione di ulteriori regolamenti restrittivi come, giusto per rimanere in tema, ulteriore fumo negli occhi. Di fatto, però, alcuni esercenti già sposano questa politica non permettendo ai propri clienti di fumare anche se seduti all’aperto, qualsivoglia dispositivo: dalla classica “cicca” alle più evolute sigarette elettroniche con e senza nicotina. Un mercato, tra l’altro, in crescita esponenziale in gran parte del mondo il cui valore nel 2022 ammontava a 21,3 miliardi. In Italia, nel solo 2023, a 890 milioni e la prospettiva globale per il 2032 è di ben 90 miliardi.

Leggi anche
Sul Garda il primo comune veneto a vietare il fumo anche nei plateatici

«Non sentiamo la necessità dell’ennesima ordinanza che aggiunga oneri. Sul tema ritengo sia meglio lasciare all’arbitrio di ciascuno», spiega Markus del ristorante Monpierre di via Zambelli. «Ci si regola con il buonsenso anche perché, soprattutto le sigarette elettroniche, non sporcano e non creano particolare disturbo», aggiunge.

Michael Cortelletti, cui fanno capo da La Costa in Bra e L’Olivo sul Liston, L’Impero in piazza Dante, l’Anselmi in piazza Erbe (per citarne alcuni), è invece a favore, seppur con riserva. «Nei centri i plateatici sono sempre più diffusi e i tavoli spesso molto fitti. Il fumo di pipa e sigaro impatta davvero molto, quello della sigaretta elettronica decisamente meno ma comunque a seconda delle sensibilità può dare fastidio. Restrizioni potrebbero dunque giovare e togliere d’impaccio noi lavoratori dal dover gestire situazioni magari poco piacevoli. Ritengo però che dovrebbe essere una normativa nazionale e dunque valevole per tutto il territorio. Il turista non comprende il perché a Garda no e, ad esempio, a Peschiera o a Verona sì», spiega l’imprenditore che ha anche cittadinanza tedesca: «In Germania, attualmente, è permesso fumare all’aperto e non mi risulta che ci siano in discussione e in vista restrizioni, di cui invece aveva parlato il Governo italiano qualche mese fa», aggiunge Cortelletti.

Dura vita per i fumatori

In Italia, il fumo delle sigarette elettroniche è concesso dentro ai locali e limitato solo in determinati ambienti come scuole, ospedali, mezzi di trasporto. Tra chi è categoricamente a favore del provvedimento c’è Patrizio Violante, gestore di più locali e bar nella città antica. «Sono più che d’accordo. Le persone ormai sono abituate a non fumare in molti spazi e anche tra i tavolini è giusto che ci siano limitazioni», spiega Violante che, in particolare, punterebbe a introdurre il divieto nell’ampio plateatico fronte Castelvecchio che introduce al parco giochi dell’Arsenale. «Qui ci sono sempre moltissimi bimbi che vanno avanti e indietro, mamme e famiglie: le sigarette, elettroniche e non sono proprio in più a mio parere», aggiunge il titolare.

Dura vita, insomma, per i fumatori siano essi vecchio stampo affezionati alle “bionde” che novelli svapatori al profumo di fragola. A mettere però, almeno per il momento, un punto fermo sul dibattito tranquillizzando di fatto i fumatori è l’assessore al Commercio Italo Sandrini.

«A Verona un simile provvedimento non è all’ordine del giorno e si tratta di un’istanza che non è mai nemmeno stata sollevata a riprova che non rappresenta una priorità per associazioni di categoria e cittadini», commenta infatti l’assessore Sandrini, già alle prese con le modifiche al regolamento plateatici dove il dibattito è aperto su ben altri fronti: tra tutti, quello della revisione della mappatura delle zone rosse, aree dove è categoricamente vietato allestire sedie e tavoli di locali e ristoranti.

Suggerimenti