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MOSTRA MERCATO

Dischi, fumetti,
giochi: in fiera
tuffo nel passato

Grande caccia agli Lp in vinile e di conseguenza torna il giradischiSi diffonde l’abitudine di travestirsi come gli eroi dei fumettiAnche qualche giovane riscopre il fascino dei giocattoli in metallo di una volta FOTO MARCHIORI
Grande caccia agli Lp in vinile e di conseguenza torna il giradischiSi diffonde l’abitudine di travestirsi come gli eroi dei fumettiAnche qualche giovane riscopre il fascino dei giocattoli in metallo di una volta FOTO MARCHIORI
La fiera del disco (Marchiori)

Provengono da tutta Italia i collezionisti di dischi, fumetti e giocattoli che si sono ritrovati ieri in Fiera per scambiare, comprare, vendere gli oggetti più svariati.

Si tratta certamente di tre mondi diversi, anche se riuniti lo stesso giorno per ragioni organizzative; e questo lo sottolineano tutti, espositori e visitatori. Ma un comune denominatore, forse, c’è: la passione per oggetti che hanno fatto un’epoca, che evocano infanzia e giovinezza, che diventano simbolo capace di dare identità a intere generazioni.

Passeggiando tra le bancarelle di dischi si trovano dunque Lp di David Bowie e dei Queen, di James Brown e dei Doors, di Mina e dei Beatles; e interi scatoloni sono dedicati a blues, country, metal, colonne sonore di film.

«La fiera del disco è sbarcata in Italia trent’anni fa, emulando le fiere in altri paesi europei», racconta un appassionato collezionista di dischi, arrivato a Verona per vendere e scambiare le sue rarità. «Adesso, però, siamo a un bivio: manca il ricambio generazionale e i giovani, che grazie a Internet si possono scaricare tutta la musica che vogliono in un clic, hanno perso interesse per questi oggetti».

Oggetti che attirano sicuramente più gli adulti che i ragazzi, dunque. E la stessa sensazione la si prova curiosando tra i fumetti: dove ci sono ancora Topolino e Dylan Dog, ma i manga hanno invaso il mercato, creando anche nuove mode che si sono via via allontanate viaggiando in modo ormai sempre più autonomo.

Come quella del cosplay, il travestimento in personaggi noti del mondo del fumetto, ma anche dei cartoni animati e del cinema: e tra i banchetti si incontrano infatti moltissimi giovani che passeggiano trasformati nel proprio eroe preferito, per partecipare a vere e proprie competizioni o farsi solo fotografare.

«Quest’anno Star Wars va per la maggiore», assicura un venditore di fumetti. «E spesso gli appuntamenti dei cosplayer coincidono con le fiere del fumetto, ma si tratta di due mondi che ormai hanno ben poco in comune».

Quali sono, dunque, i compratori e i visitatori-tipo di appuntamenti del genere? «Si tratta per lo più di adulti, che vanno a cercare i giornalini letti durante gli anni della scuola».

Lasciando poi dischi e fumetti si raggiunge lo spazio espositivo dedicato ai giocattoli, e ci si tuffa di nuovo nel passato: Puffi, Barbapapà, soldatini, macchinine, e naturalmente i Lego, intramontabili e amatissimi mattoncini che hanno unito le generazioni.

Ma fanno capolino anche i giocattoli vintage: vecchi cavalli a dondolo, bambolotti, teatrini di burattini, giochi in scatola, trenini di latta. Osservano, i (pochi) bambini, e cercano di capire chiedendo agli “esperti” qualche spiegazione. «Alla loro età per strada riconoscevo a occhi chiusi le macchine solo dal rombo del motore, e sapevo a memoria tutti i nomi e i modelli; adesso i bambini hanno sempre tra le mani cellulari e Ipad, e non sanno orientarsi, neanche provandoci», commenta, con un filo di amarezza, un collezionista di Ferrari e auto della polizia in miniatura.

E in effetti sembra avere ragione: mentre i giovanissimi passano davanti a questi giochi con una certa indifferenza, gli adulti hanno gli occhi che brillano, e il desiderio di comprarseli tutti.

Silvia Allegri

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