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LA TENDA DELLA MISERICORDIA

Migliaia di fedeli nella «cattedrale» della Bra

Folla di fedeli nella Tenda della misericordia eretta in piazza Bra per il Giubileo FOTO MARCHIORIL’ingresso della Tenda, una «cattedrale» con la porta santa
Folla di fedeli nella Tenda della misericordia eretta in piazza Bra per il Giubileo FOTO MARCHIORIL’ingresso della Tenda, una «cattedrale» con la porta santa
Folla di fedeli nella Tenda della misericordia eretta in piazza Bra per il Giubileo FOTO MARCHIORIL’ingresso della Tenda, una «cattedrale» con la porta santa
Folla di fedeli nella Tenda della misericordia eretta in piazza Bra per il Giubileo FOTO MARCHIORIL’ingresso della Tenda, una «cattedrale» con la porta santa

C’era la calca già prima dell’apertura, ieri, alle 15.30, fuori dalla Tenda della Misericordia in piazza Bra. Quando finalmente l’ingresso è stato spalancato – questa è la nona porta santa della diocesi – la massa dei fedeli si è riversata all’interno, chi per confessarsi, chi semplicemente per pregare, riempiendo tutto lo spazio disponibile.

È così tutti i giorni da venerdì, cioè da quando, all’ombra dell’Arena, è sorto il grande tendone bianco, simile a un ospedale da campo, o a un ricovero per terremotati, ingentilito da una cornice di piccoli ulivi in vaso. Un luogo dove, in effetti, si curano ferite e sconvolgimenti interiori, grazie all’impegno continuo di circa ottanta preti che si danno il cambio nei confessionali.

La Tenda della Misericordia resterà in Bra fino a domenica prossima: ogni giorno alle 15.30 si comincia con la celebrazione della messa; e fino alle 23 si può «varcare la porta santa per un momento di preghiera, adorazione e riconciliazione con Dio», come si legge sui volantini che alcuni volontari distribuiscono ai passanti.

È un'iniziativa inedita, sia per Verona sia in Italia. Risponde all'invito di papa Francesco di non aspettare la gente in chiesa, ma di portare la chiesa tra la gente. Tanto più nell'anno del Giubileo straordinario.

La formula ha avuto un successo immediato, addirittura al di sopra delle più rosee aspettative. Arrivano persone a migliaia. Non solo veronesi, ma anche da altre città.

Davanti alla soglia, per accogliere i nuovi arrivati con una stretta di mano, don Lorenzo Fontana, la «mente» dell'iniziativa, ieri mostrava un viso affaticato ma raggiante di una gioia al confine con la commozione: «Tutto merito dello Spirito Santo», ha esclamato, raccontando che «si parlava, qualche tempo fa, nel gruppo del Rinnovamento dello Spirito, di come sarebbe stato bello, in occasione del Giubileo, andare incontro alla gente con una Tenda della Misericordia. Poi l'idea è rimasta lì congelata per un po’, finché non ci siamo detti che bisognava concretizzarla».

«In soli due mesi, grazie alla collaborazione del Comune e della Soprintendenza, siamo riusciti a ottenere i permessi», ha aggiunto don Fontana, salesiano, assistente diocesano del movimento Rinnovamento dello Spirito. «E ora è commovente vedere quante persone chiedono la confessione: e non sono tutti assidui praticanti. I credenti si sentono rivitalizzati. Venti realtà ecclesiali lavorano insieme per gestire la Tenda: insomma, è bellissimo».

La Tenda della Misericordia è stata inaugurata e benedetta, il primo giorno, dal vescovo Giuseppe Zenti, che qui ha aperto la nona porta santa della diocesi, oltre a quella della Cattedrale e di sette santuari mariani della provincia.

Lorenza Costantino

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