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In arrivo 35mila tonnellate

Il via libera della Ue
all'olio tunisino
spaventa il Garda

Mostra mercato dell'olio del Garda (archivio)
Mostra mercato dell'olio del Garda (archivio)
Mostra mercato dell'olio del Garda (archivio)
Mostra mercato dell'olio del Garda (archivio)

“Oggi Strasburgo ha dato il via libera a una massiccia importazione di olio tunisino senza dazi", commenta Mattia Fantinati del M5S. "Parliamo di 35mila tonnellate di olio d'oliva dalla Tunisia. Questa ulteriore quota si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall'accordo di associazione UE-Tunisia e sarà in vigore per due anni. Perché? -  continua Fantinati. "In teoria per aiutare il Paese africano a uscire dalla crisi, in pratica per ammorbidire il governo di Tunisi in vista della guerra in Libia. Dimenticando di proteggere invece i produttori nostrani. Il rischio di rovinare i piccoli produttori pugliesi, siciliani, senza dimenticare quelli gardesani (Doc e Dop), sarà molto elevato. Perché non solo si mette a rischio il Made in Italy, da sempre sinonimo di qualità nel mondo, ma si favoriscono i grandi marchi - oramai tutti in mano a produttori stranieri - che ci venderanno l’olio tunisino spacciandolo per italiano. È uno schema suicida per l'economia del Sud Europa, così come dimostrato dai precedenti accordi con il Marocco, che hanno contribuito a distruggere la produzione di arance nel Sud Italia e causato indirettamente tensioni sociali, come quelle vissute a Rosarno e, ancora una volta, l'agricoltura italiana, viene abbandonata a se stessa e usata come merce di scambio per la politica internazionale.”

Per il presidente del Veneto, Luca Zaia, la decisione dell’Ue sull’ olio tunisino è «una vergogna. È stata vanificata la battaglia per la qualità. L’Europa è sempre più lontana; il Governo italiano debole». Quanto deciso dall’Ue, afferma Zaia, «di fatto vanifica una lunga battaglia per l’etichettatura e la tracciabilità, a scapito della qualità di uno dei prodotti di punta dell’agricoltura italiana e veneta. Oggi a Strasburgo è stata scritta l’ennesima brutta pagina di un libro ormai troppo lungo che racconta lo sfregio e il disinteresse dell’Europa nei confronti delle produzioni agricole di qualità, del Made in Italy, della genuinità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole». 

Zaia, esprimendo indignazione per la decisione dell’ Assemblea di Strasburgo di permettere l’importazione nell’Unione Europea di 35mila tonnellate di olio tunisino senza dazi, cita un episodio del suo periodo alla guida del ministero dell’agricoltura: «Era il luglio 2009 quando, da ministro dell’Agricoltura, celebrammo la storica vittoria dell’obbligo di etichettatura d’origine per l’olio vergine ed extravergine in tutta Europa. Oggi è stato buttato all’aria in pochi minuti un lungo e duro lavoro. È una vergogna».

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