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Terrazzo

Zakaria vince la partita più difficile: è tornato a scuola. «Grazie ai miei fratelli che pagano le mie cure»

Il ragazzo investito due anni fa, sta recuperando con la riabilitazione. La società di calcio apre una sottoscrizione per aiutare la famiglia
Zakaria col il padre e i fratelli nella casa di Terrazzo
Zakaria col il padre e i fratelli nella casa di Terrazzo
Zakaria col il padre e i fratelli nella casa di Terrazzo
Zakaria col il padre e i fratelli nella casa di Terrazzo

Basta guardarlo dritto negli occhi, profondi e vivaci, per capire molto di Zakaria. Un ragazzino che appena 13enne, pochi giorni dopo aver terminato la seconda media, si è ritrovato a lottare con la morte, ma che alla fine la sua vita se l'è ripresa. E che ora, a 15 anni compiuti lo scorso 6 aprile, grazie al personale medico, ad una famiglia che lo ricopre d'affetto, e ad una lunga serie di terapie sostenute quasi per intero dai suoi fratelli, pur costretto su una carrozzina, è tornato a sperare.

 

L’incidente

Per Zakaria, di origine marocchina, ma nato in Italia, per mamma Hanane, papà Abderrahmane, ed i fratelli maggiori Hamza e Nadia, tutto è cambiato alle 19.30 del 23 giugno 2022. Una sera che doveva essere uguale a tante altre: qualche calcio al pallone insieme ai compagni di squadra dell'Asd Psv Terrazzo, società del settore giovanile in cui Zakaria giocava come centrocampista, e poi di nuovo a casa sognando un futuro da calciatore. Ma purtroppo in un attimo niente è stato più come prima. Zakaria, in sella alla sua mountain bike, viene investito da un'auto. A bordo dell'elisoccorso di Verona Emergenza vola verso l'ospedale di Borgo Trento dove viene ricoverato in Rianimazione. La sua vita è appesa ad un filo: ha traumi cerebrali, una profonda ferita alla testa e fratture agli arti. Subisce un primo intervento chirurgico al cervello, al quale ne seguiranno altri due, e rimane in coma per circa un mese. I suoi familiari, in particolare la mamma e la sorella, sono sempre accanto a lui. Ma è anche tutto il paese, con in testa la sua società di calcio, che inizia a tifare per quella sua giovane promessa.

 

L’uscita dal coma

Dopo un mese di buio Zakaria apre gli occhi e per lui inizia una nuova vita, complicatissima. «Non ricordava nulla», spiega Nadia, «e non era in grado né di parlare né di mangiare e bere autonomamente. Le sue gambe non lo sostenevano nemmeno un po' e aveva il braccio sinistro ripiegato sul torace. Poi, una volta stabilizzato, è stato trasferito all'ospedale Sacro Cuore di Negrar dove ha iniziato una lunga riabilitazione, raggiungendo risultati insperati. Io e mio fratello, che siamo gli unici in famiglia a lavorare, ci siamo cambiati i turni pur di alternarci a nostra madre nell'assistenza».

 

Il recupero

Dopo otto mesi, nell'aprile 2023, il ragazzo rientra nella sua casa in via Val di Mezzo a Terrazzo, anche se costretto ancora a stare sdraiato a letto. Naturalmente, su consiglio dei medici, deve proseguire le terapie con costanza. Per Zakaria inizia così un ulteriore intenso percorso riabilitativo che lo vede tuttora impegnato il pomeriggio dal lunedì al giovedì ed il venerdì mattina. Ad accompagnarlo, anche fino a Verona e addirittura nel Ferrarese, e a sostenere quotidianamente tutte le spese necessarie sono Nadia e Hamza, che vivono entrambi fuori Terrazzo e lavorano come operai in una grossa azienda del Rodigino.

Un sacrificio non da poco per i due fratelli che Zakaria chiama «le mie stampelle», ma ulteriori, importanti progressi non si sono fatti attendere. Il 15enne ha ripreso infatti a parlare e a mangiare normalmente, può stare seduto in carrozzina e anche andare a scuola dopo che nel 2023 alcuni docenti delle medie si sono recati quasi giornalmente a casa sua per seguirlo nelle lezioni. Grazie a quell'attestato, Zakaria - che si sta preparando a sostenere l'esame di terza media - sta frequentando il primo anno dell'indirizzo turistico del Minghetti di Legnago.

 

Un aiuto dalla squadra di calcio

Sulla strada del recupero, Zakaria ha incrociato una piccola sorpresa. Il prossimo 20 aprile, su invito di Michele Carpi, presidente di Psv Terrazzo, il 15enne sarà infatti ospite speciale al torneo di calcio organizzato dalla società che si è inoltre messa a disposizione per fare da tramite con chiunque desideri aiutare, attraverso offerte libere, l’ex calciatore (contattare il presidente al 345.50.47.414). «Certo le terapie sono dure», confida Zakaria, «e a volte mi avvilisco. Non devo però demordere: i miei fratelli fanno mille sacrifici economici per aiutarmi. E mi è di grande aiuto anche andare a scuola».

Elisabetta Papa

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