Fra il sabato e la domenica di Pasqua, quando ad intervalli è piovuto anche sulla provincia di Verona, è stato immediatamente visibile l'effetto della polvere sahariana trascinata dal Sahara che aveva colorato di giallo il cielo in questi giorni.
Le auto di migliaia di veronesi si sono riempiti di una sabbietta rossa, che anche le piogge prolungate non hanno saputo lavare via.
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Inoltre si è registrato un picco di pm10 (le piccole particelle sospese nell'aria, dannose per la salute). Nelle stazioni veronesi monitorate dell'Arpav (se ne registrano una a borgo Trento, una a Borgo Milano, una a Legnago e una a San Bonifacio) si è arrivati a valori di oltre 70 microgrammi per metro cubo, con valori dei giorni precedenti che erano attorno ai 10.
L'effetto della sabbia (che in realtà è limo, o per lo più polvere) rossa è stata ben visibile anche in montagna, specie ad alta quota dove resiste la neve. Anche sul Baldo, dove c'è la webcam del rifugio Telegrafo, le immagini mostrano distintamente il manto bianco colorato di rosso.